Come scegliere il miglior broker online in Italia nel 2025

2 Dic 2025

Trovare “il miglior broker” non significa copiare la scelta del vicino, ma capire quale piattaforma è davvero adatta a come e quanto vuoi investire.

In Italia oggi hai decine di broker regolamentati tra cui scegliere, ognuno con punti forti diversi: commissioni, piattaforme, strumenti, leva, asset disponibili.
Il rischio è scegliere a caso perché “lo usano tutti” e ritrovarti a pagare costi inutili o ad usare una piattaforma troppo complessa.

Vediamo i criteri che devi guardare, senza sconti.


1. Regolamentazione e sicurezza

Primo filtro: se il broker non è regolamentato, è fuori gioco.

Per chi investe dall’Italia, tipicamente cerchi:

  • broker con licenza Consob/Banca d’Italia oppure
  • broker esteri con licenza CySEC, FCA, BaFin, ecc. che operano legalmente in UE.

Controlla sempre:

  • il numero di licenza sul sito ufficiale del broker;
  • la presenza di segregazione dei fondi (i tuoi soldi separati dai conti della società);
  • eventuali sistemi di protezione degli investitori (schemi di garanzia, fondi di tutela).

Se non trovi queste informazioni chiarissime in homepage o nel footer, passa oltre.


2. Tipologia di strumenti offerti

Chiediti cosa vuoi fare nei prossimi 3 anni, non solo domani:

  • Vuoi comprare azioni reali e ETF a lungo termine?
  • Vuoi fare trading a breve termine con CFD su indici, forex, materie prime?
  • Ti interessano anche le crypto, magari tramite CFD o ETP?

La piattaforma ideale deve coprire almeno l’80% di quello che ti interessa oggi e che probabilmente ti interesserà a breve.


3. Commissioni: non fermarti allo “0%”

Il marketing è pieno di “0 € commissioni”. I costi reali stanno altrove:

  • spread (differenza tra prezzo di acquisto e vendita);
  • commissioni fisse per trade su azioni/ETF;
  • costi overnight sui CFD;
  • commissioni di inattività;
  • cariche su deposito/prelievo.

Domande minime:

  • Quanto mi costa un ordine medio? (es. 1.000 € su un ETF)
  • Quanto pago tenendo una posizione aperta mesi/anni?
  • Ci sono costi nascosti nel regolamento commissionale?

Finché non metti questi numeri nero su bianco, non stai confrontando broker: stai guardando pubblicità.


4. Piattaforma e usabilità

Non ti serve la piattaforma più avanzata del pianeta se poi non la sai usare.

Valuta:

  • versione web + app mobile ben fatte;
  • semplicità per inserire ordini, vedere portafoglio, storico movimenti;
  • presenza di conto demo per fare pratica;
  • stabilità (pochi bug, nessun crash nei momenti di volatilità).

Se per comprare 500 € di ETF ti servono 10 click e 3 menù diversi, hai il broker sbagliato.


5. Deposito minimo e metodi di pagamento

Per chi parte con poco capitale, il deposito minimo è decisivo:

  • alcuni broker richiedono 100–200 €;
  • altri ti fanno partire già con 20–50 €.

Guarda anche:

  • se puoi usare carte di credito/debito;
  • la possibilità di ricaricare via bonifico SEPA;
  • l’eventuale supporto a wallet digitali (e relative fee).

Se devi versare 500 € solo per poter aprire il conto mentre tu volevi investire 200 €, non è il broker giusto per iniziare.


6. Assistenza clienti in italiano

Ti servirà nel momento peggiore: problemi di login, documenti in verifica, bonifici bloccati.

Controlla:

  • se esiste supporto in italiano via chat/email/telefono;
  • orari di risposta;
  • tempi medi per risolvere i ticket.

Se si fanno trovare solo quando devono prendere i tuoi soldi e spariscono quando devi ritirarli, hai il segnale che ti serviva.


7. Formazione e contenuti educativi

Un broker che punta alla longevità del cliente ti propone:

  • sezione educativa con guide, video, webinar;
  • conto demo illimitato per esercitarti;
  • contenuti chiari sui rischi, non solo sui “possibili guadagni”.

Se il sito è solo una landing piena di promesse e zero contenuti seri, lascia stare.


8. Adattare la scelta al tuo profilo

In pratica:

  • Investitore di lungo periodo (azioni/ETF)
  • meglio broker con accesso a molti mercati azionari, costi bassi sugli strumenti “reali” e reportistica decente.
  • Trader attivo su CFD
  • servono piattaforme con esecuzione rapida, spread competitivi, strumenti di analisi tecnica e ordini avanzati.
  • Curioso sulle crypto
  • valuta se preferisci comprare l’asset reale (via exchange regolamentato) o usare CFD/ETP su crypto.

Non esiste il broker perfetto per tutti. Esiste il broker meno sbagliato per quello che vuoi fare davvero.


9. Come usare FinanceCompare nella scelta

Il modo intelligente di scegliere:

  1. Parti da una lista di broker regolamentati per chi investe dall’Italia.
  2. Applica un filtro sugli asset che ti interessano (azioni, ETF, CFD, crypto).
  3. Confronta commissioni reali e caratteristiche chiave (deposito minimo, strumenti, piattaforma, assistenza).
  4. Apri conti demo su 1–2 piattaforme finaliste e testa la UX prima di versare cifre serie.

FinanceCompare nasce per darti un confronto imparziale, ricordandoti che il capitale è a rischio e che nessun broker può compensare una strategia di investimento sbagliata.

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Abbiamo selezionato e analizzato pochi broker regolamentati, guardando a sicurezza, costi reali, piattaforma e assistenza. Confrontali in una sola pagina, prima di aprire un conto.

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Il trading e gli investimenti comportano un rischio elevato di perdita del capitale. Valuta sempre se puoi permettertelo.