Quando apri il primo conto trading la tentazione è chiara: “voglio scegliere le azioni giuste”. Il problema è che senza esperienza finisci a fare stock picking casuale.
La scelta sensata non è azioni O ETF, ma quanto spazio dare alle une e agli altri.
1. Azioni: pro e contro
Vantaggi
- puoi puntare su singole aziende che conosci bene;
- potenziale di extra-rendimento se scegli titoli vincenti;
- dividendi diretti dalle società.
Svantaggi
- rischio specifico altissimo: bastano 2–3 titoli sbagliati per bruciare anni;
- richiedono tempo e competenze per analizzare bilanci, settore, management;
- portafogli poco diversificati se il capitale è basso.
2. ETF: pro e contro
Vantaggi
- diversificazione immediata;
- costi bassi;
- meno tempo speso a scegliere singole azioni;
- ideali per piani di lungo periodo.
Svantaggi
- non “batti il mercato”, lo replichi;
- meno “emozione” (che in realtà è un vantaggio se vuoi durare).
3. Portafoglio base per chi parte da zero
Una struttura semplice:
- 70–90% in ETF “core” (es. azionario globale + obbligazionario/monetario);
- 10–30% in singole azioni di aziende che conosci e vuoi seguire.
Così:
- il grosso del capitale segue l’andamento del mercato;
- ti lasci una quota “giocattolo evoluto” per imparare con le azioni senza farti male subito.
4. Come implementarlo su un broker online
Ti serve un broker che:
- abbia ampio catalogo di ETF;
- consenta l’acquisto di azioni su più mercati;
- abbia costi sostenibili anche per piccoli importi;
- offra reportistica chiara per pesi e performance.
Su FinanceCompare puoi filtrare i broker in base agli strumenti disponibili e alle commissioni, poi usare il conto demo per testare il flusso di acquisto.
5. Quando aumentare la quota di azioni singole
Ha senso solo se:
- hai già qualche anno di esperienza;
- hai letto e analizzato seriamente le aziende;
- sopporti una volatilità extra;
- non stai rischiando soldi che ti servono nel breve.
Se la motivazione è “mi annoio con gli ETF”, il problema non è lo strumento ma il tuo approccio.






