Se non hai una gestione del rischio, non stai investendo: stai scommettendo.
1. Investi solo soldi che puoi permetterti di perdere
Sembra banale, ma molti usano:
- risparmi per spese imminenti;
- soldi che “servono a fine anno”;
- peggio ancora, debito per fare trading.
Se hai bisogno di quei soldi a breve, non vanno nel conto trading.
2. Diversifica davvero
- non più del 5–10% su un singolo titolo/speculazione;
- mix tra ETF globali, eventuali singole azioni e una quota più prudente.
3. Evita leva alta se non sai esattamente cosa stai facendo
I CFD con leva sono strumenti complessi dove una piccola variazione del sottostante può spazzare via il conto.
La percentuale di conti retail in perdita è lì a ricordartelo.
4. Usa gli stop loss con criterio
- non metterli a caso “perché sì”;
- definisci prima il rischio per operazione (es. 1–2% del capitale);
- adattali alla volatilità dello strumento.
5. Non aumentare la size per recuperare
Se sei in drawdown e raddoppi la puntata “per tornare pari”, stai firmando la condanna del conto.
6. Documenta tutto
- tieni un trading journal con motivazioni, ingresso, uscita, errore;
- rivedi periodicamente le operazioni per capire i pattern di errore.
7. Scegli il broker anche in funzione del rischio
Ti servono:
- strumenti chiari di gestione ordini (stop, take profit);
- report trasparenti;
- zero frizioni in fase di prelievo.
Se il broker crea ostacoli a prelevare, è già un rischio in più che non ti serve.






